Marcatori fisici e marcatori logici
I
principi su cui si basano i markup languages sono essenzialmente
due:
-
il primo è che l'oggetto
che viene descritto possa essere organizzato come una sequenza di oggetti
elementari (sequenzialità delle componenti dell'oggetto rappresentato).
Questa è sicuramente una caratteristica dei testi generici, ma è
anche una caratteristica di una singola pagina di un ipertesto, fatto salvo
che uno degli oggetti elementari che lo costituiscono possa essere anche
il riferimento (l'indirizzo?) di un altro ipertesto.
-
Il secondo principio su cui si basano
i markup languages è la considerazione che due oggetti elementari
che lo costituiscono hanno più probabilità di avere le stesse
caratteristiche se si susseguono (località degli attributi). Per
esempio: un carattere scritto in neretto ha più probabilità
di essere seguito da un altro carattere in neretto che da un carattere
in corsivo.
Ha senso dunque ipotizzare un linguaggio
per la descrizione degli oggetti che godano delle due proprietà
appena dette, che si basi sul seguente espediente: quando viene specificato
un attributo di un elemento costituente, questo attributo viene ereditato
da tutti gli elementi che seguono, fino a che non si specifica diversamente.
Questo è il principio sul quale si basano i markup languages.
Tassonomia:
i linguaggi che usano marcatori si dividono in due categorie: quelli che
ricorrono alla "marcatura fisica" e quelli che ricorrono alla "marcatura
logica".
La marcatura
fisica (physical markup) consiste nell'uso
di marcatori al fine di fornire una descrizione di ciò che si intende
rappresentare senza lasciare nessuno dettaglio indefinito.
La filosofia generale è
il WYSIWYG (What You See Is What You Get, cioè: ciò
che vedi in composizione è ciò che otterrai in consultazione).
La marcatura
logica (logical or semantic markup)
consiste nell'uso di marcatori al fine di descrivere il significato strutturale
(la funzione, il ruolo) di ogni singolo elemento descritto. La filosofia
generale è il WYGIWYM (What You Get Is What You Meant, cioè:
ciò che ottieni in consultazione è ciò che intendevi
in composizione).
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